![]() | COMITATO NAZIONALE PER IL IV CENTENARIO DELLA FONDAZIONE DELLA ACCADEMIA DEI LINCEI |
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1616 L'Accademia appoggia Galileo Galilei ![]() | Approfondimenti![]() | |||||||||||||||
Il 26 febbraio 1616, il Cardinal Bellarmino convoca Galileo e, a nome del Papa e della congregazione del Santo Uffizio, lo ammonisce dal professare in alcun modo la teoria copernicana donec corrigetur: ...la opinione, che il sole sia centro del mondo e immobile mentre la terra si muoveva: non doveva professarla in nessun modo, né insegnarla né a difenderla voce o con gli scritti, altrimenti contro di lui si sarebbe proceduto nel Sant'Uffizio. (Atti dei convegni Lincei, Federico Cesi convegno celebrativo dei IV centenario della nascita, Roma, Accademia Nazionale dei Lincei). Pochi giorni dopo la Congregazione dell'Indice mette al bando il libro di Copernico De revolutionibus Orbium Coelestium.Per i Lincei è una folgore a ciel sereno (G. Gabrieli) che turba l'atmosfera collegiale di fraterna collaborazione.Tra di loro, il matematico napoletano Luca Valerio non esita a tacciare Galileo, peraltro suo amico personale, di erroris et magni delicti e, colto da scrupoli religiosi chiede di uscire dalla comunità lincea. Nel verbale oltre a condannare la posizione del confratello Valerio, reo di un atteggiamento sconsiderato e individualista minacciante l'unità dei Lincei, viene ribadita con fermezza che la posizione di Galileo è puramente un'ipotesi scientifica, pro opinione tantum, che deve essere studiata e approfondita e, se opportuno, confutata senza alcun atteggiamento dogmatico.
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