In seguito all’ascesa al pontificato di Maffeo Barberini, con il nome di Urbano VIII, i Lincei decidono di omaggiare il papa "in perpetuae devotionis symbolium" con la pubblicazione, nel 1625, di due tavole dell’Apiarium.
Come molti studiosi del ‘600, anche i Lincei manifestano profondo interesse nei confronti delle api e l'elezione a pontefice di un membro della famiglia Barberini, nel cui stemma nobiliare č raffigurato un trigono di api, rappresenta l'occasione giusta per rinsaldare i rapporti di amicizia con la potente famiglia di mecenati generosi e illuminati, da tempo, ormai, amica di Cesi e degli accademici.
La prima tavola rappresenta una monografia sotto forma di tavola sinottica; la seconda č un’incisione su rame raffigurante le osservazioni al microscopio eseguite da Francesco Stelluti.

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