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COMITATO
NAZIONALE PER IL IV CENTENARIO DELLA FONDAZIONE DELLA ACCADEMIA DEI LINCEI |
INIZIATIVE | CRONOLOGIA | LUOGHI |
1926 | 1929 | 1930 | 1933 | 1937 | 1938 | 1942 | 1943 | 1944 | ||||
1933 Pubblicazione del poema indiano Mahabharata di Michele Kerbaker ![]() |
Approfondimenti![]() |
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Nel 1933 l'Accademia d'Italia pubblica nella collezione “Varia” il primo di cinque volumi di una prestigiosa opera editoriale: la versione tradotta da Michele Kerbaker del Mahabharata, il più grande poema epico conosciuto. “Sognare a occhi aperti è pure una delle maggiori gioie della vita, e a leggere il Mahabharata si sogna, né più né meno. La fantasia di quegli antichi bardi è fresca, inesauribilmente fervida e feconda, addirittura stupefacente. Noi oggi quella fantasia la abbiamo perduta, forse perché a furia di compiere cose fantastiche: corrispondere senza nessun tangibile mezzo da un continente all'altro, traversare l'aria con la stessa facilità e sicurezza che il mare con navi poco meno veloci del pensiero, siamo diventati incapaci di sbrigliare l'immaginazione. Oggi le cose fantastiche si fanno, non si pensano più. I nostri scrittori d'immaginazione più si sforzano d'essere originali e più restano aderenti, appiccicati alla realtà. Noi non sappiamo più sognare ad occhi aperti, ma vegliamo, continuamente vegliamo…Sembra che le ali del velivolo abbiano tarpato le ali della fantasia ” Gli stessi editori tengono a precisare: “Questo lavoro di revisione, emendazione e integrazione che Egli [Kerbaker, n.d.r], rapito dalla morte, non poté fare, è stato fatto da noi. C'è toccato, quindi, supplire ora una o più parole o addirittura un verso intero, ora esercitare il labor limae; altre volte ritoccare leggermente la sua versione…Nella massima parte dei casi il Kerbaker è fedelissimo interprete dell'originale sanscrito e soloraramente se ne discosta quando l'estro poetico sopraffa il filologo pur tanto in lui cospicuo… ” L'ultimo volume, il quinto, uscirà nel 1939. |
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