![]() |
COMITATO
NAZIONALE PER IL IV CENTENARIO DELLA FONDAZIONE DELLA ACCADEMIA DEI LINCEI |
HOME | INIZIATIVE | CRONOLOGIA | LUOGHI |
Documento![]() |
Approfondimenti![]() |
||||||||||||
Il Mahabharata |
![]() |
||||||||||||
Il Mahabharata , ovvero il Racconto della grande guerra dei Bharata , è il più grande poema epico, di tradizione indù, della storia umana, composto in sanscrito e attribuito al saggio Bhavaghan Vyasa, autore dei Veda. Secondo la leggenda Vyasa, su suggerimento di Brahma, il Creatore, dettò l'epopea del Mahabharata al dio Ganesha che la scrisse, facendola conoscere al mondo. “[…] Ma intorno a questa azione principale si è venuta via via addensando una massa enorme di episodi e di episodi di episodi, di leggende sacre e profane, di cosmogonie e teogonie, di codici di leggi, di disquisizioni filosofiche, di sentenze gnomiche, che hanno trasformato l' epos in una vera e propria enciclopedia poetica nella quale tutti i rivoli del sapere indiano hanno confluito come in un mare e che appunto per ciò rappresenta nel modo più fedele e più completo il pensiero e la vita della gente indica” (Michele Kerbaker, Scritti inediti. Il Mahabharata , Roma Reale Accademia d'Italia, 1933, Prefazione degli editori, pp.5-6). In Italia Il Mahabharata viene conosciuto e diffuso grazie all'impegno dello studioso Michele Kerbaker, che traduce il poema indiano quasi integralmente dal sanscrito in italiano, in ottava rima. Nel 1933 i versi epici del Kerbaker sono raccolti e pubblicati, a cura di Carlo Formichi e Vittore Pisani, dalla Reale Accademia d'Italia.
|
|