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COMITATO NAZIONALE PER IL
IV CENTENARIO DELLA FONDAZIONE DELLA
ACCADEMIA DEI LINCEI
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1933 Commissariamento dell’Accademia dei Lincei   Approfondimenti


1938
 

Un duro colpo per l'Accademia, già provata dai fatti susseguitisi in seguito alla fondazione della Reale Accademia d'Italia, capita con il regio decreto del 1933.
Il R.D.L. n. 33 Provvedimenti per le Accademie, gli Istituti e le Associazioni di scienze, di lettere ed Arte stabilisce la revisione entro un anno degli statuti delle istituzioni culturali in modo tale da assecondare le esigenze del Regime.
L'articolo 1 recita:

Entro un anno dalla pubblicazione del presente decreto saranno riveduti tutti gli statuti e regolamenti delle Accademie, degli Istituti o Associazioni di scienze, di lettere o di arti […] allo scopo di coordinare le attività di tali Enti, di rendere ove occorra più efficace il funzionamento, e di adeguare sempre più i fini degli Istituti di cultura in genere alle esigenze politiche e culturali del Regime ”.

Di seguito, agli articoli 3 e 4, si impone l'obbligo di fedeltà al Regime.

Già due anni prima, nel 1931, era stato imposto ai professori universitari un giuramento di fedeltà al Regime. Volterra fu uno dei pochi che si rifiutò di prestare giuramento e per questo, nel gennaio del 1932, fu “dispensato dal servizio” per “incompatibilità con le generali direttive politiche del governo”.
A poco tempo di distanza, pertanto, la situazione si ripete, e stavolta tocca all'Accademia tutta dover rispondere al volere del regime.

Ma la situazione è tutt'altro che serena.
Nello stesso anno del decreto n.33 ai Lincei viene a mancare il presidente Vittorio Scialoja; per tale motivo l'Accademia viene commissariata e al suo vertice viene nominato dal governo il filologo Vittorio Rossi con lo scopo di provvedere alla revisione delle statuto.
Consapevole del pericoloso dualismo che si è venuto a creare con l'istituzione voluta da Mussolini tanto da far temere la soppressione dell'Accademia dei Lincei, Rossi scrive una lettera al capo del governo nella quale illustra i motivi che a suo parere rendono preferibile evitare lo scioglimento dei Lincei.

La mossa, almeno per il momento, scongiura il pericolo, ma con l'approvazione del nuovo statuto del 1934 si impone, secondo la direttiva dell'anno prima, il giuramento di fedeltà al regime da parte dei soci dell'Accademia. Un certo numero di loro, compreso Volterra, rifiuta il giuramento sancendo, di fatto, l'esclusione dall'Accademia, e, di conseguenza, da ogni carica di rappresentanza.

Il nuovo statuto attribuisce al Capo del Governo diritto di scelta sui nuovi soci proposti dagli accademici e di nomina del presidente e del vice presidente. A transizione ormai avvenuta il commissario Rossi inaugura l'adunanza solenne del 2 giugno 1935 con le seguenti parole:

Sire,

anno decisivo nella storia della nostra antica Accademia, questo che oggi culmina nella solenne seduta onorata dalla Vostra Augusta presenza.
La riforma degli ordinamenti accademici che nella mia relazione dell'anno passato annunciavo di aver proposto al Vostro Governo, può dirsi ormai un fatto compiuto.
Il nuovo statuto, approvato dal Capo del Governo e dal Ministro dell'Educazione Nazionale, ha avuto la Vostra sanzione e si viene attuando.
Già su proposta del Capo del Governo, la Maestà Vostra ha provveduto a colmare le lacune verificatesi negli ultimi tre anni nei ruoli accademici, nominando Soci Nazionali: [segue elenco dei soci, tra i quali Ugo Amaldi ed Enrico Fermi] […]
Siamo dunque sul punto di ritornare alla normalità amministrativa e d'avviarci per il cammino segnato dal nuovo statuto. Tra le norme che questo stabilisce, alcune sono comuni a tutte le Accademie italiane, mentre altre sono specifiche della nostra. La più notevole tra queste, perché simboleggia la stretta adesione dell'Accademia al Regime e le conferisce un nuovo titolo di nobiltà, è la disposizione per cui i decreti coi quali la Maestà Vostra nomina il Presidente, il Vicepresidente e i Soci Nazionali sono promossi dal Capo del Governo su terne che l'Accademia propone approvandole (ed è, pur questa, innovazione di considerevole rilievo) in adunanze a classi riunite.
Tali i motivi per cui dicevo quest'anno « decisivo nella storia dell'Accademia».



 

Cronologia
1926 fondazione della Reale Accademia d'Italia

Protagonisti Vito Volterra

Cronologia
1923 Presidenza di Vito Volterra

 
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