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COMITATO NAZIONALE PER IL
IV CENTENARIO DELLA FONDAZIONE DELLA
ACCADEMIA DEI LINCEI
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1944 Ricostituzione dell'Accademia dei Lincei   Approfondimenti


1939
 

Vedo che parecchi giornali, con molto, con troppa benevolenza verso la mia persona, vagheggiano la mia nomina a Presidente dell'Accademia d'Italia. Poiché il silenzio questa volta potrebbe far nascere equivoci o dubbi sul mio atteggiamento, sono costretto a dichiarare che, secondo il mio modesto avviso (che peraltro è un mio fermo convincimento), l'Accademia d'Italia, notoriamente creata come mezzo di allettamento e di asservimento verso gli uomini di arte e di scienza italiani, e che purtroppo ha largamente esercitato il suo ufficio corruttore, non può in niun modo essere conservata nella nuova Italia e che deve essere senz'altro abolita, ristabilendo nell'atto stesso l'Accademia dei Lincei, istituita da Quintino Sella, che ha ben altri nobili ricordi e ha fatto tanto e seriamente per gli studi italiani…

Con queste parole già il 16 agosto del 1943, prima dell'8 settembre e dopo la caduta di Mussolini, Benedetto Croce si esprimeva chiaramente contro qualsiasi ipotesi di rifondazione dell'accademia d'Italia pronunciandosi altresì in maniera netta in favore della ricostituzione dei Lincei.
Croce, al quale si aggiunse presto Castelnuovo, si batteva contro l'ipotesi avanzate da alcuni ex soci dell'Accademia d'Italia desiderosi di far rivivere la loro istituzione opportunamente riformata.
D'altro canto anche Gentile, presidente dell'Accademia d'Italia della repubblica di Salò dal tardo autunno del '43, auspicava una riforma della propria istituzione accompagnata dalla ricostituzione dei Lincei.

Se il programma di Gentile terminò con la sua scomparsa, con la liberazione di Roma, l'8 luglio 1944, si ripropone la questione delle due accademie.
Per ordine del governatore militare alleato Charles Poletti l'Accademia d'Italia viene commissariata nella persona di Vincenzo Rivera.

Senza perdere ulteriore tempo, il 17 luglio il commissario invita Benedetto Croce a far parte di un Comitato per la ricostituzione dell'Accademia dei Lincei.

Due mesi dopo, il 22 settembre il comitato costituito da Guido Castelnuovo, Gaetano de Sanctis, Giulio Emanuele Rizzo oltre a Rivera e Croce si riunisce per la prima volta in via informale. Dal verbale della riunione emerge chiaramente l'intenzione di rifar rivivere l'Accademia dei Lincei secondo quello spirito libero e indipendente che l'aveva caratterizzata prima dell'avvento dell'Accademia d'Italia.
Gli intervenuti discutono sul ruolo degli accademici che hanno avuto a che fare con il fascismo nonché la questione legata al fondo Feltrinelli.
Nella seduta del 5-7 novembre viene emanato un comunicato stampa nel quale vengono indicate le prospettive che avrebbero portato alla ricostituzione dell'Accademia dei Lincei a partire dallo statuto del 1925: per il Comitato vengono confermati tutti quei soci che non anno avuto “ compromissioni gravi con il regime fascista ”.
Ma la questione dell'epurazione del corpo accademico è, in realtà, piuttosto complicata che accende aspre discussioni tra i componenti del Comitato ai quali si sono aggiunti Giuseppe Armellini, Carlo Calisse, e Vittorio Emanuele Orlando mentre Raffaele Morghen assiste la commissione in qualità di cancelliere.

Scrive Paoloni
Si trattò di uno scontro a tratti anche aspro tra diverse concezioni dei rapporti tra cultura e potere, e fra diverse opinioni politiche, in un gruppo di persone che avevano in comune l'antifascismo variamente motivato, ed un'onestà di intenti al di sopra di ogni sospetto ma che per il resto erano diversissime… ”.

La questione legata all'epurazione dei soci provoca un certo numero di proteste fra i Lincei e nell'opinione pubblica, soprattutto perché le cose paiono andare per le lunghe.

Tra l'estate l'autunno del '45 si riunisce una nuova commissione – Benedetto Croce, Guido Castelnuovo, Giulio Emanuele Rizzo, Vittorio Emanuele Orlando, Giuseppe Levi, Luigi Einaudi e Quirino Majorana- che pone fine alla questione, approntando la lista dei soci da espellere e quelli da ammettere nelle fila della rinata Accademia dei Lincei.
Nonostante qualche protesta, la rinata Accademia torna ad avere corpo e sostanza.
L'attività di questa riprenderà a tutti gli effetti nel gennaio del 1946 sotto la presidenza di Castelnuovo ed Einaudi.

Merita menzione la questione del ruolo assegnato alle arti nella rinascita dei Lincei. Con il decreto del 12 novembre 1945, l'Accademia prevede la costituzione della categoria di “critica della poesia e della arti” alla Classe delle Scienze Morali. Agli artisti sarebbero andato,inoltre, parte del Premi Feltrinelli.

 



 

Cronologia 1926 Istituzione della Reale Accademia d'Italia

Cronologia 1939 Fusione dell'Accademia dei Lincei con l'Accademia d'Italia

Cronologia 1943 presidenza Giovanni Gentile

Protagonisti Vincenzo Rivera
Protagonisti Guido Castelnuovo
Cronologia 1942 Fondo Antonio Feltrinelli

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