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COMITATO NAZIONALE PER IL
IV CENTENARIO DELLA FONDAZIONE DELLA
ACCADEMIA DEI LINCEI
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1904-1916 Presidenza Blaserna   Approfondimenti


18911918
 

A Brioschi, presidente della Reale Accademia dei Lincei dal 1884 fino al 1897, successero il matematico Eugenio Beltrami (1898-1900), l'economista Angelo Messedaglia (1900-1902), lo storico Pasquale Villari (1902-1904) e il fisico Pietro Blaserna (1904-1916). Dal punto di vista organizzativo l'attività dei Lincei poté giovarsi di una lunga continuità, assicurata da Ernesto Mancini, direttore degli uffici fin dai tempi di Sella, poi cancelliere dal 1920, anno in cui tale carica venne istituita, al 1927.

Durante la presidenza Blaserna si accentuarono tanto gli aspetti istituzionali ossia il legame tra l'Accademia e il governo, quanto il cosmopolitismo ovvero la presenza istituzionale negli organismi internazionali dell'Accademia medesima. Blaserna fu, infatti, presidente del Consiglio di meteorologia e geodinamica (1879- 1907); senatore dal 1890; vicepresidente del Senato dal 1906 fino alla morte (1918) nonché membro del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. Dal 1904 fu altresì segretario generale del Comité international des Poids et Mesures, un ente ove un altro presidente linceo, Vito Volterra, siederà ininterrottamente in qualità di presidente dal 1921 fino alla morte (1940). In questo stesso periodo tre Lincei vennero insigniti del Premio Nobel, istituito da Alfred Nobel col suo testamento del 1895, e assegnato a partire dal 1901: Camillo Golgi (1906), Giosuè Carducci (1906) e Guglielmo Marconi (1909), socio dal 1912. In questo arco di tempo entrarono a far parte dell'Accademia i nomi più illustri della cultura italiana ed europea, di cui le schede del catalogo e i materiali esposti tentano di offrire una piccola sintesi, forzatamente assai ristretta. Ciò che più conta, comunque, è che italiani e stranieri prendevano parte attiva alla vita dell'Accademia: pubblicavano negli Atti i propri lavori, presentavano quelli dei loro allievi più brillanti, partecipavano alle sedute, lavoravano con scrupolo e puntualità nelle commissioni per il conferimento dei premi, si occupavano dell'amministrazione.

Un segno importante del solido legame tra i Lincei e la nuova Italia fu che proprio all'Accademia venne affidata la grande rassegna in tre volumi sui Cinquant'anni di storia italiana stampata nel 1911 per celebrare il cinquantenario dell'Unità .

(G. Paoloni)

In apertura della solenne adunanza del 4 giugno 1911 alla presenza del Re e della Regina, Blaserna illustra la prestigiosa opera agli intervenuti :

" Sire,

Anche l'Accademia ha voluto unirsi al sentimento patriottico del paese ed ha preparato una pubblicazione, che contienne, in forma serena e obbiettiva, i principali progressi realizzati in cinquant'anni dal giovane Regno d'Italia. L'idea di tale pubblicazione è dell'on Paolo Carcano: ma l'accademia l'ha accolta e con piacere l'ha fatta sua.
L'opera conntiene 28 monografie, affidate agli autori riputati fra i più competenti fra quelli che potevano assumersi il non facile carico di fornire il manoscritto in tempo utile. Chiedo il permesso di citare soltanto i nomi degli autori benemeriti che hanno accettato di coadiuvarmi nell'elaborazione di quest'opera: [segue elenco dei nomi, n.d.r]…

La pubblicazione era progettata in due volumi, e sono stato lieto di presentare all'amato Sovrano la prima copia uscita dalla tipografia. Oggi ne presento la seconda, e fra giorni sarà invitata una copia a tutti i senatori, a tutti i deputati, a tutti i Lincei, ai ministri e ad altre autorità.
Come accade in simili contingenze, il lavoro è cresciuto sotto mano, e si è dovuto imbastire un terzo volume, il quale apparirà con qualche ritardo. Credo di parlare a nome di tutti i miei collaboratori, asserendo che non si tratta di un'opera di circostanza. Essa costituisce un vade mecum, che si consulterà con profitto, anche quando l'eco delle patriottiche feste sarà cessata.
Ed è perciò che ho messo 500 copie a disposizione del solerte editore dell'Accademia, Ulrico Hoepli, al quale il pubblico potrà rivolgersi "

(Atti della R. Accademia dei Lincei, 1911)

 

Sul finire dell'800 si avverte anche la necessità di ampliare Palazzo Corsini, sede dell'Accademia a partire dal 1883. L'intenzione del nuovo stato unitario è quella di dotare la capitale di strutture in grado di competere con le prestigiose istituzioni similari europee ed anche di non sfigurare di fronte a quelle realizzate dalla Stato della Chiesa.
Alcune delle prime soluzioni riguardo l'ampliamento di Palazzo Corsini risalgono a Gustavo Giovannoni (1899-900) mentre altre ad Arnoldo Fortini, al quale viene attribuito un modellino in scala di quello che sarebbe dovuto essere il nuovo palazzo.
L'attribuzione al Fortini è tuttavia ancora incerta e pare probabile che il plastico sia stato realizzato successivamente, mantenendo del progetto Fortini del 1909 le ali e la scalinata mentre di quello del 1911 la chiusura sul lato dell'Orto Botanico.

 


 
Protagonisti Vito Volterra
Cronologia
1923 Presidenza Volterra
Cronologia
1883 Palazzo Corsini sede dell'Accademia

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