Home Page
COMITATO NAZIONALE PER IL
IV CENTENARIO DELLA FONDAZIONE DELLA
ACCADEMIA DEI LINCEI
HOME
PROTAGONISTI
INIZIATIVE CRONOLOGIA LUOGHI
A B C D E F G H I L M N O P Q R S T U V Z  
Documento
  Approfondimenti
Tabulae Phytosophicae

 

Ho ricevuto le diece tavole Phytosophiche, et avendo dato una scorsa, sono rimasto stupito dell'ingegno sublime di S. Ecc.a et della gran osservanza delle cose, et disposizione: certo che è invenzione degna di S. Ecc.a, et meritamente si deve dir Principe delle Scienze…

Così un entusiasta Colonna scrive a Stelluti nel tardo 1628 a proposito delle Tabulae di Federico Cesi.

Originariamente concepite come introduzione, il “Prospectum”, alla sezione botanica, la Syntaxis Plantaria, di una grande, ambiziosa, opera enciclopedica dal titolo Theatrum totius Naturae, le Tabulae Phytosophicae di Federico Cesi si compongono di venti tavole dedicate a Francesco Barberini.
L'intero lavoro, iniziato nel 1617 da Federico, che riesce a preparare per la stampa solo le prime dodici tavole, viene portato a termine da Francesco Stelluti sugli appunti dello stesso principe e pubblicate a conclusione delle edizioni del 1649 e 1651 del Tesoro Messicano.
La Syntaxis, splendidamente illustrata da pittori e disegnatori al servizio del Cesi, raccoglie gli esiti delle indagini e delle osservazioni botaniche condotte con assiduità dal fondatore dei Lincei nei feudi laziali e umbri della famiglia, a cominciare dal suo Monte Giano.

Sebbene autodidatta e botanico per vocazione, l'opera di Federico Cesi è di grande importanza nel quadro della cultura del ‘600; scrive Romualdo Pirotta che le Tabulae possono essere considerate “il primo trattato di Botanica generale che si sia scritto” e in esse emergono tutti i fondamenti della morfologia, fisiologia e nomenclatura delle piante.

Ancora il Colonna ha modo di scrivere che “se venisse Theofrasto il philosopho antico del mondo, haverebbe ad imparar da quelle, perché lui non ha toccato una minima parte delle differenze et natura delle piante, rispettive a quello che si legge et osserva in dette Tavole… ”-

Per questa ragione la ricerca naturalistica del princeps dell'Accademia, entusiasticamente portata avanti da molti Lincei può essere giustamente considerata l'anello di congiunzione tra la tradizione cinquecentesca di un Aldrovandi e quella, definitiva, del famoso Linneo.

A conclusione della Tabulae, Francesco Stelluti rivolge “all'amico lectori” il commiato di addio dell'Accademia cesiana, lodando i Lincei e il suo princeps Federico.




 
Protagonisti
Federico Cesi
Cronologia
1603 Nasce l'Accademia dei Lincei
Cronologia
1651 Termina l'attività della prima Accademia dei Lincei
Protagonisti
Francesco Stelluti
Protagonisti
Fabio Colonna
Documenti
Il tesoro Messicano
Luoghi
I Monti Lucretili

 

CONTATTI MAPPA RICERCA RICERCA LUOGHI ENGLISH
© Copyright 2002-2003 - ACCADEMIA NAZIONALE DEI LINCEI