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COMITATO
NAZIONALE PER IL IV CENTENARIO DELLA FONDAZIONE DELLA ACCADEMIA DEI LINCEI |
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Tesoro
Messicano |
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Il Tesoro Messicano, o più precisamente il Rerum
Medicarum Novae Hispaniae Thesaurus, è l'ultima opera collettiva
dell'Accademia cesiana, e rappresenta il risultato finale di un'iniziativa
Lincea durata quasi mezzo secolo, basata su una stretta collaborazione
scientifica tra Spagna e Italia. Il Tesoro è un'opera molto complessa, e le vicende
che culmineranno con la sua pubblicazione definitiva, nel 1651, risalgono
al 1570, quando Filippo II Re di Spagna nomina uno dei suoi medici di
corte, Franciso Hernandez appunto, Protomedico delle Indie,
affindandogli il compito di recarsi in Messico per studiare la
natura del Nuovo Mondo sotto il profilo delle applicazioni mediche.
Per sette anni, fino al 1577, il medico spagnolo percorre tutto il Messico raccogliendo piante, animali,
minerali, un ricchissimo erbario e dati di ogni sorta, animato
da una genuina curiosità scientifica che andava ben oltre l'incarico ricevuto.
Coadiuvato da abili
artisti indigeni, durante una sosta a Città del Messico, fa disegnare
e colorare centinaia di piante e animali, raccogliendo così una
documentazione unica e straordinaria della fauna e della flora del Nuovo
Mondo.
Nel 1589, di ritorno in Italia, Recchi porta con sé una
copia del manoscritto e alcune tavole dipinte che destano ammirazione
e stupore in Giovambattista Della Porta e in Fabio Colonna.
Gli sforzi dei Lincei ottengono un primo risultato concreto nel 1628, due anni
prima la morte di Federico, quando viene portata a termine la stampa dell'opera
da pagina 1 a pagina 936 con frontespizio di M. Greuter. Vi è una certa confusione nell'inserire i fogli
stampati dubitiamo che detti fogli siano stati imballati tra quelli andati
in Spagna…
A peggiorare le cose i librai romani Deversini e Masotti, ai quali erano state cedute alcune copie con questo assemblaggio, pretendono di inserire il loro nome nel frontespizio del 1651, dando origine all'ennesima versione dell'opera lincea. Con il congedo del Lynceus superstes a pagina 951, aggiunta dallo stesso Stelluti alle copie del Tesoro Messicano che verranno diffuse a Roma e nel mondo ispanico, si conclude il primo periodo della storia dell'Accademia dei Lincei. Contenuto
La prima parte del Tesoro, che riproduce il Compendio del
Recchi, è costituita da dieci libri: il primo intitolato Prolegomena
riporta la metodologia seguita da Recchi nell'elaborazione del testo di
Hernandez; dal libro 2 al libro 8 troviamo la descrizione delle piante;
il nono libro è dedicato alla descrizione degli animali e infine
il decimo ai minerali. Nel 1992 l'Accademia Nazionale dei Lincei ha presentato in edizione anastatica il testo del volume con il frontespizio del 1649 e registrato presso l'Archivio Linceo al n.31.
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