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Seconda sezione:![]() LE SCIENZE |
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"Figurare ogni nostra osservazione e capriccio" raccomandava Cesi ai suoi colleghi lincei nel perseguire il proposito di indagare la Natura. L'esortazione del giovane fondatore dell'Accademia dei Lincei conferisce così al disegno, di cui codici di argomento scientifico sono riccamente muniti, un nuovo status: non più semplice modalità di abbellimento della pagina, ma potente strumento di comunicazione scientifica. Nella prima parte della sezione, la Natura, l’indagine scientifica, di cui il disegno si fa espressione più viva, conduce alla produzione di erbari dipinti, in seguito affiancati da raccolte di piante essiccate. Il segno grafico che caratterizza i disegni a inchiostro o gli acquerelli diviene funzionale alla disciplina indagata: così, mentre da un lato il tratto raggiunge l’astrazione nei documenti relativi alle Scienze esatte, concepiti come manuali e realizzati come libri d’uso del tutto privi di ornamentazione, dall'altro, nei codici di Alchimia, l’illustrazione mantiene inalterata anche la ricchezza di significato propria dell’immagine medievale. Per il carattere segreto ed esoterico di questa disciplina, ancora nell'Ottocento questi testi vengono copiati a mano e illustrati con complesse simbologie celate in misteriose immagini di forte impatto visivo. Il disegno fra scienza e tecnica, ultima parte dedicata alla sezione Le Scienze, illustra il processo di crescita che porta il disegno ad essere applicabile a ogni campo dell'attività intellettuale come principale strumento di indagine e diffusione della conoscenza. Nella parte dedicata alla Cultura scientifica vengono esposte opere manoscritte concernenti le Scienze naturali, la Matematica, la Geometria, l’Ottica e l’Astronomia. Numerosi libri riccamente illustrati con disegni a penna e inchiostro sono inseriti nella sezione Architettura, Urbanistica e Territorio; tra questi spicca un incunabolo del De Architectura di Vitruvio, illustrato con disegni a penna attribuiti alla mano del Sangallo e il famoso manoscritto sul Modo di rendere navigabile il Tevere, illustrato con raffinatissimi disegni a penna acquarellati da Gaspar van Wittel.
MODO DI FAR NAVIGABILE
IL TEVERE DA PERUGIA A ROMA L'olandese Gaspar Van Wittel giunse a Roma, all’età
di 23 anni, in occasione del Giubileo del 1675, nello stesso anno in
cui vi giungeva per la medesima ragione anche il suo connazionale Cornelis
Meyer, già noto come ingegnere idraulico inventore di macchine
e di accorgimenti per la navigazione. |
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