Specchio fedele degli interessi letterari dei "toscanissimi" Corsini, i libri umanistici esposti, per la maggior parte fiorentini, furono scelti dai fondatori della biblioteca più per il contenuto e le qualità editoriali che ne rendevano gradevole la lettura, che per la raffinatezza delle decorazioni.

Le prime due parti di questa sezione, dedicate agli autori Antichi e a quelli Moderni, espongono una serie di codici aventi una caratteristica comune: la bianchissima e raffinata pergamena vergata con l'elegante nuova scrittura umanistica, decorata con la bordura "a bianchi girari".

L'emblema e il titolo della mostra sono tratti dal più noto tra i codici esposti, i Trionfi di Petrarca, illustrato con sontuose miniature a piena pagina di carattere allegorico. La figura del Tempo, isolata dalla pagina che illustra il suo trionfo, diventa, con un'inversione di significato, il simbolo del Trionfo sul Tempo, intensamente perseguito con l'uso del libro manoscritto, strumento primario di trasmissione del patrimonio letterario.

In mostra anche una Divina Commedia illustrata del XIV secolo, un elegante Roman de la Rose parigino e un romanzo cavalleresco, il Roman de Tristan, realizzato in area veneta.

La sezione viene conclusa dai manoscritti appartenenti alla letteratura medievale e rinascimentale dell'Islam. Di particolare pregio artistico i codici persiani che contengono opere tra le più significative di quella letteratura, quali il Quintetto di Nizami di Ganja, per secoli uno dei soggetti prediletti di quell’arte libraria.