Il periodo compreso tra il 1855 e 1861 è sicuramente il momento più felice nell'ambito della produzione scientifica di Quintino Sella. Proprio in questi anni si riscontra la pubblicazione di lavori ormai classici sulla cristallografia teorica e sui minerali, che la Reale Accademia dei Lincei ristampa a partire dall'adunanza del 15 giugno 1884.
A seconda dell’argomento trattato, i lavori cristallografici di Quintino Sella possono essere classificati in tre distinti gruppi: cristallografia teorica, studio di cristalli artificiali, studio di minerali.

Appartengono al primo gruppo la Memoria Sulla legge di connessione delle forme cristalline e le due Note Sul cangiamento di assi in un sistema cristallino e Sulle proprietà geometriche di alcuni sistemi cristallini;

Nell'ambito del secondo gruppo si possono menzionare le Memorie Sul boro adamantino, Sui composti ammoniacali del platino, Sui sali delle basi artificiali derivate dall’ammoniaca e Sul tungstato di didimio.

Infine, sono da collocarsi nel terzo gruppo le Memorie Sulla mineralogia sarda, sull’argento rosso, Sulla menghenite, Sulla savite e Sulle forme cristalline dell’anglesite di Sardegna che è stata l’ultima presentata da Sella all’Accademia dei Lincei.

In particolare, gli studi sulla mineralogia sarda rappresentano la prima Memoria di cristallografia pubblicata da Sella e presentata all'Accademia delle scienze di Torino nella tornata del 1 luglio 1855 ( Memorie della Reale Accademia delle scienze di Torino. Serie 2a, Vol. 17o, pag. 289-336 con 8 tavole)