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COMITATO NAZIONALE PER IL
IV CENTENARIO DELLA FONDAZIONE DELLA
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Ersilia Caetani Lovatelli (1840-1925)   Approfondimenti


Francesco Caetani
 

Ersilia Caetani entra a far parte della Reale Accademia dei Lincei nel maggio 1879. L'ascrizione della contessa è un evento importante poiché è la prima donna a far parte del sodalizio linceo.
La dama nasce il 12 ottobre 1840 da Don Michelangelo, Principe di Teano, e da Callista Rzewuska, donna di grande cultura classica discendente da una nobile famiglia polacca.

Rimane orfana della madre quando ancora non ha tre anni.

Viene affidata alle cura di una governante che cresce la piccola fino all'età di quattordici anni, quando anche la buona educatrice viene a mancare. Il dolore è profondo ed Ersilia, in futuro, ricorderà sempre con grande affetto colei che era stata per lei una seconda madre.

Il tragico evento, tuttavia, apre nuovi orizzonti alla giovane; come avrebbe ricordato molti anni dopo il Socio G.E. Rizzo nel suo discorso commemorativo in onore di Ersilia, la giovane trova parziale conforto nel celebre romanzo Fabiola del Wisemann:

“… la stessa Donna Ersilia diceva che da quella lettura [ Fabiola , n.d.r] essa ebbe, oltre che lo sperato conforto, le prime e vive impressioni della vita storica di Roma…Così l'anima ingenua della fanciulla schiudevasi non già alle tentazioni di una vita di fatua mondanità, ma alle aspirazioni della cultura; Roma, la grande madre, apriva per la prima volta le sue braccia provvide alla nobile giovinetta… ” (G.E.Rizzo, Rendiconti della R. Accademia Nazionale dei Lincei, 1926)

Dal lutto nasce in Ersilia Caetani l'amore appassionato per la vita intellettuale. La sua sete di sapere trova in Ignazio Guidi, amico del padre di Ersilia, la fonte dove attingere le basi di una solida cultura classica.

In pochi anni, Ersilia apprende il greco, il latino e anche il sanscrito; diviene esperta di ricerche filologiche e antiquarie, padroneggiando le opere più dotte e difficili.

La sua ritrosia nel pubblicare le sue ricerche viene vinta nel 1878 quando

arrendendosi alle reiterate preghiere fattele dalla Commissione archeologica, e superando quella natural ritrosia che l'aveva finora distolta dallo scrivere per la stampa ” ( tratto da una note della Direzione del “Bullettino archeologico comunale, 1878) pubblica il suo primo lavoro, La iscrizione di Crescente, auriga circense .

Nel lavoro, non certo di facile lettura, si scorgono chiaramente i tratti distintivi che avrebbero caratterizzato i successivi lavori: la forma chiara elegante e precisa, che avrebbe attirato le lodi dei più grandi studiosi del tempo, da Rodolfo Lanciani a Giambattista de Rossi, passando per gli illustrissimi nomi stranieri quali il Renan e il Mommsen.

Un anno dopo è ascritta tra i Lincei.

Seguono numerosi scritti, molti dei quali pubblicati nella serie degli “ Atti ” dell'Accademia dei Lincei, tra cui il pregevolissimo Thànatos, dotta e profonda trattazione di ciò che i Greci e i Romani pensavano della Morte .

 Se al primo periodo di attività scientifica si deve l'interesse verso i monumenti inediti, a una seconda fase si deve lo spiccato interesse della Contessa verso gli scritti relativi alla topografia di Roma antica e medievale e, in genere, alle antichità romane.

E' Roma, e tutto il suo mondo, il vero grande amore di Ersilia Caetani che intitola l'ultimo suo libro Aurea Roma che dedica a Livio Caetani, nipote amatissimo.

Accanto alla figura della studiosa dottissima e intelligente, emerge quella della incantevole conversatrice che sa intrattenere i suoi ospiti con impareggiabile ospitalità.

Il salotto di Donna Ersilia Caetani continua la tradizione dei salotti romani della seconda metà del Settecento, e lo ringiovanisce con l'eleganza e l'intelligenza che la eleva sopra tutti.

Vale la pena riportare ancora un tratto della commemorazione di Rizzo, che riporta un ricordo personale del socio a proposito della Contessa:

Conoscevo per fama, naturalmente, la dotta scrittrice, e da quel momento ebbi desiderio di esserle presentato [ Rizzo si riferisce a un casuale incontro con la Caetani avvenuto passeggiando con alcuni amici per le vie di Roma, n.d.r ]. Le mandai, l'indomani, alcuni miei scritti, senza nulla chiedere. Rispose subito che li aveva già letti nelle Riviste dov'erano apparsi, e me ne parlava con benevolenza, esprimendo il desiderio di conoscermi personalmente. Così, accompagnato da Luigi Pigorini, entrai – per la prima volta nel dicembre 1901- in quel salotto, di cui rimasi assiduo frequentatore, fino al giorno in cui il dolore ne chiuse a tutti le porte.

E qui vorrei dire quale io immaginassi la Dama aristocratica e superba e la scrittrice orgogliosa, e quale invece essa mi apparve col suo fine sorriso e con le dolci parole lusingatrici…”

 Il fine sorriso della Contessa Ersilia Caetani Lovatelli si spense il 22 dicembre 1925.




 
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