Nell'archivio storico dell'Accademia dei Lincei è
conservata la corrispondenza tra M.me Curie e la Reale Accademia d'Italia,
che rivela le difficoltà della scienziata francese a partecipare
al Convegno, a causa delle precarie condizioni di salute.
L'importanza del convegno è tale da convincere M.me Curie a venire
comunque in Italia, sebbene non da sola, ma accompagnata dalla figlia
Eva.
In una lettera indirizzata al Presidente della Reale Accademia
d'Italia, Guglielmo Marconi, la scienziata comunica il tema del suo intervento,
dedicato "al nucleo e agli elettroni".
Nei successivi atti del convegno, però, in cui furono pubblicate
le relazioni e alcune delle principali comunicazioni svolte dai congressisti,
non risulta alcun intervento di M.me Curie.
 
|
|
|