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COMITATO NAZIONALE PER IL
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Il ruolo della Reale Accademia d’Italia nell’organizzazione del quarto convegno Volta

 

In un documento
“Confidenzialissimo”, conservato nell’archivio storico dell’Accademia, senza firma e senza data, si evince una certa preoccupazione da parte della Reale Accademia d’Italia, a proposito del coinvolgimento di un personaggio, indicato solo con le iniziali del cognome, D’A. (probabilmente Silvio D’Amico), nella preparazione del convegno. Preoccupazione che sottolinea l’importanza crescente del diretto controllo politico, oltre che finanziario, della Reale Accademia d’Italia nell’organizzazione dei convegni Volta.
Nella lettera vengono elencati dei veri e propri “ordini” a cui tale personaggio avrebbe dovuto attenenersi in qualità di “coadiutore” del Presidente del convegno.


Trascrizione della lettera “Confidenzialissima”:

I°) (Confidenzialissima) Era stato deciso di non nominare più Presidente o Segretari estranei all’Accademia. D’A. non sarà, è vero, Segretario, ma nella sua qualità di coadiutore e fiduciario di Pirandello, la sua posizione sarà delicatissima nei rapporti con gli Accademici e con gli uffici dell’Accademia e, affinché tutto proceda senza incidenti e malintesi, molto dipenderà dal suo tatto, dalla sua comprensione.

2°) Se egli scriverà lettere a nome di Pirandello, faccia attenzione di limitarsi a lettere di carattere personale, non impegnative; mai scrivere lettere che direttamente o indirettamente o in qualsiasi misura costituiscano impegni finanziari. Tutte le lettere di carattere impegnativo debbono essere rese note, preventivamente, agli uffici dell’Accademia ed essere inoltrate a mezzo degli uffici.

3°) Non assumere impegni espliciti di inviti al Convegno senza avere prima sottoposto i nomi al Comitato e al Cancelliere; a quest’ultimo, specialmente, per gli aspetti politici della cosa.

4°) Non dimenticare, che il Segretario del Convegno è Marinetti.

5°) Ricordarsi di non imprimere al Convegno direttive unilaterali, che possano essere sospettate di corrispondere a particolari aggruppamenti o di contrastare interessi legittimi di terzi.

6°) Non intromettersi nella parte dell’organizzazione materiale e amministrativa, in quanto essa obbedisce a criteri già sanciti e collaudati dai precedenti Convegni. Da questo punto di vista, evitare i possibili malintesi conl’Amministrazione e con gli uffici di Segreteria del Convegno.


Anche per quanto riguarda il protocollo del cerimoniale e perfino gli abiti da indossare durante l’inaugurazione del convegno, si chiede un parere al cancelliere, Arturo Marpicati.



 




Trascrizione della lettera ad Arturo Marpicati:


Roma, 22 settembre 1934 – XII

    Caro Marpicati,
Per i biglietti della seduta inaugurale avevamo, in massima, formulato la seguente dicitura:

  Accademici d’Italia: Uniforme
Fascisti: Uniforme o divisa fascista
Ospiti stranieri: Tight
Ma riflettendo mi sembra che il complesso non vada.
Innanzi tutto nei precedenti Convegni mai è stata portata l’uniforme, né dalle Autorità né dagli Accademici, ma soltanto il tight.
Credo che anche tu sia del parere di non creare un nuovo precedente.
Poi c’è la dicitura: Ospiti stranieri che mi lascia perplesso.
Ti proporrei quindi la seguente dicitura:
  Abito prescritto: Taight
Per i Fascisti: Divisa.
Grato se vorrai favorirmi urgente risposta ti porgo il mio affettuoso ossequio

  Tuo               

Prof. Arturo Marpicati
Vice Segretario del
Partito Nazionale Fascista
ROMA





 
Cronologia
Il quarto convegno Volta: Il teatro drammatico

 

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