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Il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci
Nell'edizione Hoepli 1894-1904 curata dall'Accademia dei Lincei
Comitato Nazionale  per il IV Centenario della Fondazione della Accademia dei Lincei
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PRESENTAZIONE


Roma ospita a Palazzo Corsini, sede dell'Accademia Nazionale dei Lincei, la mostra dedicata al Codice Atlantico nell'edizione Hoepli 1894-1904, realizzata in collaborazione con il Museo Leonardiano di Vinci.

Dopo la prima edizione europea – svoltasi in Austria nel Palazzo Imperiale di Innsbruck – la manifestazione vivrà fra gennaio e febbraio 2005 la seconda tappa del suo itinerario, proprio nella sede dell'istituzione che oltre un secolo fa curò la prima trascrizione integrale dell'Atlantico, affidando al Prof. Giovanni Piumati il complesso e faticoso lavoro.

Al termine dell'esposizione romana la mostra riprenderà il suo itinerario europeo raggiungendo Budapest, capitale ungherese.

L'edizione italiana della mostra riveste un particolare significato rievocativo. Nelle sale dell'Accademia dei Lincei sarà celebrato infatti il primo centenario dell'edizione integrale dell'Atlantico, nel programma di manifestazioni che celebrano il IV° centenario di fondazione dell'istituzione, con l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Il progetto culturale che la mostra presenta vede anche il patrocinio del Ministero italiano degli Affari Esteri e di istituzioni come la Società Geografica Italiana e l'Università degli Studi di Milano (Dipartimento di Matematica), l'Unesco, il Museo Leonardiano di Vinci, l'Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze.

Importanti sono state anche le adesioni di enti e imprese che con le loro risorse hanno reso possibile questo appuntamento suggestivo con la cultura.
I visitatori potranno ammirare oltre 70 tavole originali dell'edizione Hoepli 1894-1904 del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci provenienti dagli archivi dell'Accademia dei Lincei e numerosi modelli di macchine giunti dal Museo Leonardiano di Vinci, città natale di Leonardo.

Il racconto che viene presentato al pubblico è la storia di uno fra i più famosi codici leonardiani, una vera e propria raccolta di fogli sparsi del genio vinciano che lo scultore Pompeo Leoni ordinò e incollò nella seconda metà del Cinquecento su un grande album, per evitare il rischio di una irreparabile dispersione. Le prime tavole documentano le tecniche usate per la conservazione mentre alla parte più consistente dei fogli è affidato il compito di illustrare la straordinaria vastità del lavoro di ricerca e di sperimentazione di Leonardo, nonché la bellezza dei suoi disegni di ingegnere e di architetto.

Non mancheranno interessanti curiosità sulla vita privata di Leonardo, sui suoi rapporti con i potenti dell'epoca e con i familiari, sui suoi studi di matematica e di grammatica, sulla sua divertita attività di scrittore di novelle e di indovinelli.
Insomma, si tratta di un racconto che vuole presentare, insieme, la grandezza di uno fra i più noti protagonisti del Rinascimento ma anche la sua umanità, le sue debolezze, i suoi problemi quotidiani, che lo rendono molto più vicino a tutti noi.

I modelli di macchine costituiscono invece bellissimi esempi di interpretazione di alcuni fra i più noti studi leonardiani, come quelli sul volo, sulla guerra, sull'acqua. Potremo fra gli altri ammirare il grande aliante, la vite aerea, il carro armato, il cuscinetto a sfere.

Ma non è ancora tutto.

Lo sforzo degli organizzatori si è posto un altro importante obiettivo: quello di mostrare, accanto alla grandezza di Leonardo e dei suoi progetti, il formidabile cammino compiuto dalla scienza e dalla tecnologia dopo i cinque secoli che ci separano dal Rinascimento.

Oggetti di elevata tecnologia come il motore Ferrari o la trasmissione degli elicotteri Agusta saranno esposti accanto agli studi vinciani: ecco quindi, ad esempio, il modernissimo cuscinetto a sfere toroidale accanto al modello leonardiano o la bicicletta ad alta tecnologia accanto al progetto vinciano.

Non possiamo certo completare in poche righe il lungo e affascinante racconto presentato in questa mostra e qualche sorpresa sarà bello scoprirla durante la piacevole visita a Palazzo Corsini.

Carlo Barbieri
Coordinatore scientifico della mostra






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