Il Comitato
Nazionale per il IV centenario della fondazione dell'Accademia
dei Lincei, d'intesa con l'Accademia Nazionale dei Lincei e l'Istituto
Nazionale di Astrofisica, organizza il convegno "Cento anni
di Astronomia in Italia 1860-1960", nei giorni 26, 27 e 28
marzo 2003.
Il convegno ha lo scopo di ripercorrere le tappe principali della
ricerca astronomica in Italia nei primi cento anni dopo l'unità
politica del Paese. Saranno trattati gli aspetti istituzionali,
scientifici e politici di tale ricerca, nonché il contributo
dato dai principali protagonisti dell'astronomia italiana.
Dopo un'introduzione del Presidente dell'Accademia dei Lincei
e del Comitato Nazionale, Edoardo Vesentini, i lavori si aprono
con la relazione di Paolo Rossi che delinea, tra filosofia e scienza,
il mondo della ricerca a cavallo dei due secoli. La giornata d'apertura
prosegue con le relazioni sulle problematiche aperte all'atto
dell'unità d'Italia, sia dal punto di vista scientifico
sia da quello istituzionale, evidenziando le principali personalità
scientifiche che influirono sull'orientamento della ricerca astronomica
in Italia nei decenni susseguenti l'unità. Tra queste meritano
particolare attenzione Angelo Secchi, straordinaria figura di
scienziato, e Giovanni Virgilio Schiaparelli che, il 5 maggio
1878, presentò all'Accademia dei Lincei una memoria illustrata
con i famosi disegni nati dall'osservazione del pianeta Marte.
Il secondo giorno si apre con l'intervento di Sabino Maffeo sulla
fondazione della Specola Vaticana e prosegue focalizzando l'attenzione
sui progetti di cooperazione internazionale che coinvolsero l'Italia,
e ai rapporti che si instaurarono tra la comunità degli
astronomi, quella dei fisici e quella dei matematici. Grande rilievo
ebbero, in questo contesto, Vito Volterra, per la sua attività
istituzionale italiana e internazionale, e Giorgio Abetti, figura
di riferimento dell’astronomia italiana.
I lavori proseguono nella mattina del terzo giorno, rivolto agli
aspetti della ricerca italiana nel dopoguerra e la svolta determinata
dall'introduzione di nuove tecniche osservative per radiazioni
diverse dalla luce visibile, e si concludono con una panoramica
sui progetti attualmente in fase di preparazione relativi al recupero
e alla valorizzazione del ricco patrimonio storico, scientifico
e archivistico degli Osservatori.
Roma, 5 marzo 2003
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