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COMITATO NAZIONALE PER IL
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La vicenda Caronia
 

Il controllo del regime fascista sulle attività culturali e, in particolare, sull’organizzazione dei convegni Volta all’interno della Reale Accademia d’Italia, è attento e capillare sin dai primi anni trenta. Anche quando si tratta di temi quali L’Immunologia, i nomi degli scienziati invitati a partecipare debbono innanzitutto ricevere l’approvazione della Segreteria Politica del Partito Nazionale Fascista, che si occupa di verificare la sicura fede fascista degli studiosi.
In questo periodo il cancelliere della Reale Accademia d’Italia, Arturo Marpicati, svolge tale compito per conto del PNF.
E’ interessante, per esempio, la vicenda riguardante uno degli invitati al terzo convegnoVolta, il pediatra Giuseppe Caronia, scopritore della terapia della leishmaniosi interna, socio, tra l’altro, della Pontificia Accademia dei Nuovi Lincei oltre che di altre accademie medico-chirurgiche italiane ed estere.

Inizialmente, infatti, la partecipazione di Caronia viene messa in discussione perché non considerato di chiara fede fascista. Solo grazie all’intervento in suo favore di De Blasi, che sottolinea in una lettera indirizzata ad Arturo Marpicati i meriti scientifici del Prof. Caronia, quest’ultimo viene infine invitato.

Trascrizione dell’appunto, senza data:

Appunto per il Prof. Marpicati.
Il Prof. Giuseppe Caronia, già appartenente alla Facoltà di Roma, ed ora a quella di Napoli, è l’unico Italiano che, studiando la leismaniosi (una malattia da protozoi che colpisce i nostri bambini), ha escogitato e praticato con successo un suo metodo di cura specifica. Egli ha inoltre ideato i così detti “lisovaccini” per la cura della febbre tifoide.
Poiché alcuni anni or sono, come appresi dai giornali, egli fece all’estero, durante un suo Corso di conferenze cliniche a San Francisco, delle manifestazioni di consenso in ambiente fascista; e poiché – a quanto io sappia – tiene da molti anni un contegno politicamente corretto; domando se non sia il caso di invitarlo come partecipante effettivo al Convegno, in considerazione dei due meriti sopra indicati, e ben conosciuti ed apprezzati all’estero.
A me pare che vi siano gli estremi per ammetterlo. In ogni caso lascio a lui la decisione. Se questa sarà favorevole, l’invito può essere fatto al Prof. Caronia, che abita a Roma, e che si può considerare, ai nostri fini, come residente in Roma, così non vi saranno spese. Per il recapito, vedi Guida Monaci o la guida dei telefoni

  D. De Blasi

La risposta di Arturo Marpicati, vicesegretario del Partito nazionale fascista, non si fa attendere. Essa viene redatta, con uno stile telegrafico, su carta intestata della Segreteria Politica del Partito Nazionale Fascista “per competenza” e recita: “Caronia. Credo, allo stato attuale delle cose, che si possa invitare. Marpicati”.

All’invito, formulatogli ufficialmente l’11 settembre 1933, Giuseppe Caronia risponde il 15 settembre, con una breve lettera di ringraziamenti indirizzata, probabilmente, a Dante De Blasi.


Trascrizione della lettera di Giuseppe Caronia:

Prof. Dott. G. Caronia   Roma, 15.IX.33
Salita S. Nicolò da Tolentino 1-b
Telef. 41-340
Cara Eccellenza,
Torno stamane dalla Sicilia e trovo l’invito a partecipare al Convegno Volta.
Mi affretto a comunicarti che accetto ben volentieri, vivamente ringraziando.
Saluti affettuosi
tuo
    Caronia    






 
Cronologia
Il terzo convegnoVolta: L’Immunologia
Documenti
I partecipanti al terzo convegno Volta

 

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